Travel Experience

29.10.2021
Isole Cook, un paradiso per i naturalisti
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Amici oggi vi porto in un paradiso lontanissimo ma che realmente del paradiso ne ha tutte le caratteristiche, l’isola di Atiu situata nelle Isole Cook.
Arrivare alle Isole Cook non è stato semplice perché ci vogliono parecchie ore di aereo e poi ho preso prima un idrovolante e anche una barca per arrivare ad Atiu.
Quest’isola rocciosa contornata dalla barriera corallina è conosciuta per ragioni assai molto nobili, tipo essere l‘eco-capitale’ delle Isole Cook, un paradiso per i naturalisti e gli amanti del birdwatching. Loro durante il viaggio mi hanno fatto diventare un esperto della materia con i racconti e le loro avventure.
All’arrivo, la prima cosa che sono andato a vedere sono state le profonde grotte calcaree celate nei meandri del makatea ricoperto di vegetazione, una peculiarità celebre di Atiu, alla quale non dovete assolutamente rinunciare.
Mi sono però dovuto attrezzare, è indispensabile infatti avere con sé una  torcia elettrica e calzare scarpe robuste, perché il corallo è affilato come un rasoio.
Le grotte principali si trovano su una proprietà privata e per visitarle abbiamo avuto bisogno di una guida. Come ci ha spiegato Humaru la nostra corpulenta e tatuatissima guida, molte grotte venivano usate per le sepolture. Una raccomandazione: non toccare nulla perché tenete presente che è tapu (tabù) recare
disturbo alle ossa, se non volete essere perseguitati da una maledizione.
Ci siamo poi spostati in un lago naturale incredibile il Lake Te Roto, noto per le itiki, anguille che sono una rinomata prelibatezza dell’isola.
Siamo poi passati sulla sponda occidentale, dove una grotta conduce fino al mare passando per il makatea.
Avendo poi voglia di andare in spiaggia, ci hanno accompagnato a Taunganui Harbour, il posto più adatto per nuotare che si trova sulla costa occidentale, dove l’acqua è
trasparente e profonda. In canoa poi dopo una bella pagaiata siamo arrivati a sud di Oravaru Beach dove ci sono Taungaroro e Tumai, le due spiagge più frequentate per la balneazione.
Altro spostamento a Takauroa Beach dove però si può nuotare nelle tre incantevoli doline a ovest soltanto con la bassa marea, quando fra Takauroa Beach e Matai Landing la laguna si prosciuga attraverso queste cavità e i pesci rimangono intrappolati in un acquario naturale conosciuto con il nome di Coral Garden, Giardino di
Corallo.
La giornata non poteva finire che con la moltiplicazione dei pesci, ma cotti sotto la sabbia ricoperti da foglie di palma e conditi con sale ed olio di cocco, d’altronde qui è il vero paradiso.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Nagasaki)