Travel Experience

23.09.2021

Amici oggi vi porto nella più “italiana” tra le città austriache, grazie alla sua vicinanza con il confine del nostro Bel Paese.
Proprio questo rende Innsbruck ottima per i week-end, soprattutto se abitate nel nord Italia, io ad esempio sono partito da Milano, trovandola di piccole dimensioni e caratterizzata da un centro storico con diverse attrazioni, a cominciare dal Tettuccio d’oro, sicuramente una delle icone di Innsbruck.
Si tratta del tetto spiovente di un palazzo nobiliare ricoperto da circa 2.600 tegole di rame dorato che risale al 1500 ed è stato voluto dall’Imperatore Massimiliano I.
Sulla sua superficie ci sarebbe una scritta che ancora non è stata decifrata ma che, secondo la leggenda, dovrebbe suonare come un monito a vivere a pieno la vita, io non mi sono soffermato ad ammirare solo il tetto, all’interno del palazzo ho visitato un museo dedicato all’Imperatore Poco lontano dal Tettuccio d’Oro ho visitato un altro
simbolo di Innsbruck: la torre civica, alta 51 m e costruita nel 1450. Da qui, per oltre 450 anni, le guardie facevano le vedette per avvisare i cittadini in caso di incendio o altri pericoli; la parte inferiore invece veniva usata come prigione.
Per raggiungere il punto panoramico, che si trova a 31 m, ho dovuto salire i 130 scalini che mi hanno consentito di arrivare su una terrazza da cui si gode una vista completa sulla città e sulle montagne circostanti.
Ma la mia ultima tappa non poteva che essere il museo più antico del mondo, noto come Castello Ambras.
Questo luogo è strettamente legato all’arciduca Ferdinando II che, durante il Rinascimento, è stato uno dei maggiori promotori delle arti e delle scienze di quel tempo. Ferdinando collezionava armature, armi, ritratti, oggetti naturali, strumenti musicali e gioielli e fu per questo che il Castello venne ribattezzato museo. Visitarlo, è stato
un modo per approfondire la mia cultura rinascimentale europea. Non solo, essendo un vero e proprio castello, vi ho trovato saloni immensi (molto bella la Sala Spagnola), appartamenti, sale da bagno e meravigliosi giardini. Insomma per una volta per sentirmi un re mi è bastato allontanarmi di poco da casa mia.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Oristano)