“Lasciatemi cantare con la chitarra in mano lasciatemi cantare… sono un Italiano”. Questa canzone ci porta oggi nel luogo dove è stata consacrata, ovvero Sanremo.
Pur essendo un’amante della canzone italiana e del festival sono capitato a Sanremo mentre mi recavo in Francia ed ho scoperto che della città esiste molto altro, oltre alla colomba bianca di Nilla Pizzi che vola e al casinò del quale come sapete ho ben scarse frequentazioni.
Sanremo è soprattutto un centro storico davvero incredibile, ed è tipicamente ligure come il quartiere la Pigna , il vero nucleo primitivo della città, ancora vivo e pulsante, un labirinto di caruggi.
Oggi faccio la persona colta, ma anche io ho dovuto chiedere a una persona del luogo che cosa significasse, e la risposta è semplice, sono i vicoli, vivissimi dove non si può non assaggiare la famosa focaccia sanremese, una delizia sia semplice che con le olive taggiasche.
Menzione speciale la meritano le ville ed i giardini a Sanremo: Villa Ormond con il suo parco ricco di piante esotiche; Villa Nobel , dove pensate abitò Alfred Nobel e che oggi ospita il museo sulle scoperte e le invenzioni dell’Ottocento e Villa Zirio, sede dell’orchestra sinfonica, una delle più antiche fondazioni musicali italiane.
Andando in Francia, con bicicletta al seguito, ho goduto di un beneficio, una pista ciclabile incredibile con vista sul mare, la pista ciclabile del ponente ligure, che offre scenari mozzafiato.
Un’oasi sospesa tra il verde e l’azzurro, fra pini marittimi e spiagge, costeggiando il mare per ben 24 km. È percorribile a piedi, in bicicletta, pattini a rotelle e skateboard. E’ godibile tutto l’anno, pensate è anche dotata di wi-fi. Inutile dirvi che dopo tutte queste meraviglie non sono andato in Francia ed ho promessso a Sanremo di tornare, cantandole la famosissima canzone di Gianni Morandi…”Ritornerò in ginocchio da te“.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Napoli)