Travel Experience
Amici oggi vi parlo di un meraviglioso viaggio che ho fatto nell’oceano indiano andando alle Isole Comore, isole sparse al largo delle coste dell’Africa nell’Oceano Indiano, che non erano nonostante la mia scelta il luogo di destinazione tipico. La prima parola che mi viene e dirvi che le Comore sono all’altezza del clamore del paradiso: banani e palme, il profumo di chiodi spezie inebrianti nell’aria. Molto dolce anche la popolazione quasi tutte le persone sono musulmane, con una forte influenza swahili, e la cultura è piuttosto tradizionale. Significa che non ho visto vendere ne consumare alcool e il vestito comune era molto modesto. Atterrando ho potuto vedere quattro isole sviluppate che offrivano già dall’alto scorci di spiagge di sabbia bianca, foreste pluviali, dove poi in una escursione ho visto i giganteschi pipistrelli della frutta, ma le isole mi hanno anche mostrato vulcani e altro ancora. Sapevo che c’era una mancanza di infrastrutture turistiche, per cui l’isola che ho scelto è l’isola di Mohéli, la più piccola e tuttavia la più affascinante delle Isole Comore. Ho trovato pochissimi abitanti sull’isola e grazie a questo ho capito perché è tutto in gran parte non sviluppato e completamente selvaggio, ho visitato l’unico parco nazionale del paese qui: Parc Marin de Mohéli. Come amante della natura ho voluto vedere gli scoscesi isolotti che punteggiavano l’isola. La gente del posto la chiama Mwali o Moili ed è un posto fantastico dove ho avvistato la vita marina, come le tartarughe marine, le balene e i delfini. Ho trovato tanta bellezza incontaminata qui che non ho certo badato alla mancanza di servizi moderni. Mohéli mi è apparsa davvero il fiore all’occhiello delle Isole Comore. La seconda isola che ho visitato e stata Anjouan, La gente del posto la chiama Ndzouani, visitandola ho trovato, antiche piantagioni arabe e il profumo di chiodi di garofano e ylang-ylang su ogni brezza. Ho apprezzato la gente del luogo laboriosa e profondamente orgogliosa della loro piccola isola. La sera poi ho camminato a cavallo verso le alture per avere aria più fresca e guardare le nebbie che si riversano attraverso le foreste pluviali. Sono ripartito che il paradiso non può più attendere…le Comore lo aspettano.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Norwich)