Travel Experience
Appena vi dirò il luogo dove vi accompagno stavolta vi verrà in mente la corsa più pericolosa e famosa al mondo, ovvero la Parigi Dakar. Di Parigi vi ho già parlato, per cui oggi parliamo di Dakar. Dakar è la capitale del Senegal, una città nella quale ho trovato un concentrato di turismo, economia, politica, arte, mercati e purtroppo povertà.
Iniziate come ho fatto io andando a Piazza dell’Indipendenza, considerata la piazza più importante di Dakar Per me è stato un ottimo punto di partenza per la visita della città. Si trova ai margini del centro storico, vicina a tutto, ed ha le sembianze di un giardinetto.
Da qui ho preso un autobus per spostarmi nelle principali zone limitrofe e arrivare alla Grande Moschea di Dakar, un sito imperdibile per chi visita questa caotica città.
E’ conosciuta per essere una tra le più grandi moschee del mondo musulmano, ma oltre alle dimensioni, mi hanno stupito i suoi colori e la sua perfezione geometrica.
Dakar rappresenta la nuova Africa per cui con un taxi mi sono diretto al Monumento al Rinascimento Africano: una possente, enorme, e sorprendente statua di bronzo di 49 metri. E’ stata voluta dal presidente Abdoulaye Wade come simbolo della rinascita degli africani.
Questa statua rappresenta infatti una famiglia che si eleva e rinasce, guardando verso l’Oceano Atlantico in segno di una nuova vita. Proprio perché la vita una volta lì non nasceva, partendo dal porto di Dakar sono arrivato all’Isola di Goré un’isola situata a circa 3 km di distanza dalla costa di Dakar che deve la sua fama ad una spiacevole vicenda. Essa veniva infatti utilizzata per farvi transitare gli schiavi africani prima di essere portati in America, una vicenda per fortuna terminata. Ho voluto concludere la mia ennesima visita a Dakar, nel cuore della città, a Marché Kermel. Si tratta di un tipico mercato africano colorato e rumoroso, una tappa per me imperdibile vista la mia scelta di visitare il Senegal!
A Dakar il Kermel è uno dei mercati principali dell’intera città, nel quale ho trovato di tutto, cibo, spezie, vestiti, souvenir e cianfrusaglie di ogni tipo, a volte a buon prezzo, altre a prezzo da turista, non ho speso tanto ma la cosa più divertente è stata contrattare per qualsiasi cosa, con delle persone spiritose e per niente invadenti, sempre pronte ad offrirti un buon tè con le mandorle, dimostrazione del vero spirito Senegalese.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Honolulu)