Da Non Perdere
In concomitanza con l’uscita del capitolo conclusivo di Suburra su Netflix abbiamo intervistato alcuni protagonisti tra cui Giacomo Ferrara alias Spadino.
“E’ un personaggio molto fuori dagli schermi della drammaturgia italiana. Un personaggio di una cultura zingara, omosessuale, criminale tre aspetti che lo rendono un personaggio molto sfaccettato e che deve lottare con un mondo interiore molto grande che non può esistere per la sua cultura e per quello che deve compiere.
Nel mondo della serialità italiana non è mai stato preso in considerazione un personaggio del genere. Cattleya e Netflix hanno fatto sì che gli sceneggiatori avessero libero sfogo per questo personaggio.
Il rapporto tra Spadino e Aureliano è una grande storia d’amore. Si amano follemente da amici. Capiscono che hanno bisognono l’uno dell’altro sia per arrivare al potere ma anche per arrivare al potere.”
Alla domanda sul vero protagonista di Suburra Giacomo ci risponde che è la famiglia che si è creata dietro. Il vero punto di forza è l’alchimia e l’amicizia che lega tutti coloro che lavorano dietro a Suburra svincolando la risposta sotto agli occhi di tutti secondo cui il protagonista della serie è il potere e la città di Roma.
Nell’intervista Giacomo Ferrara ci racconta tutto ciò che c’è dietro Suburra, alcuni segreti, retroscena, il suo lavoro di documentazione, i dialoghi in dialetto Sinti e molto dei suoi gusti personali in materia di musica, viaggi e cucina. Un’intervista-diretta a tutto tondo dove conosciamo meglio Giacomo, oltre Spadino!
Rivedila in versione integrale sul nostro profilo Instagram.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento dedicato a Suburra con l’intervista a Claudia Gerini)