Segreti in tavola
Il Valtellina Superiore è il protagonista dell’intervista ad Andrea Zarattini.
“Ho 40 anni, sono piemontese, e ho una laurea in legge con specializzazione nei servizi pubblici, professione che ho svolto fino al dicembre del 2016.
Vivrei ad Asti ma è più facile trovarmi a Montalcino, nelle Langhe o in Francia. Sono cresciuto giocando tra i fornelli ed i mattarelli delle mie nonne veneto-romagnole e fino a vent’anni non ho toccato il vino. La folgorazione è arriva grazie ad un Primitivo di Manduria, quella è stata la prima di una lunga serie di bottiglie che non si è ancora interrotta.” Così si presenta Andrea Zarattini che a partire dal 2016 diviene sommelier in pochissimo tempo e comincia ad occuparsi di formazione e divulgazione del vino.
“Nel 2007 organizzai la mia prima manifestazione enologica ma fu nel 2014 che arrivò la svolta: con la collaborazione di due amici inventai barolobrunello la manifestazione che ancora oggi raduna appassionati di tutto il mondo per degustare la selezione dei migliori Barolo e Brunello di Montalcino secondo me.
barolobrunello diventa presto un appuntamento cardine per gli appassionati di vino, facendomi diventare, successivamente l’organizzatore, la voce e la faccia delle iniziative del Consorzio del Brunello di Montalcino in Italia. Nel 2017 arrivano le collaborazioni con grossi gruppi imprenditoriali con interessi nel mondo del vino, collezionisti e testate giornalistiche.
Nel 2017 si realizza anche, il sogno di lavorare dentro e non fuori una cantina: accetto il primo incarico da direttore.
Nel 2018 divento brand ambassador per la regione francese Alsazia e inizio ad avere una rubrica che si occupa di vino su un network nazionale.
Oggi sono un uomo di cantina, un compagno innamorato e un papà brontolone.”
“La bottiglia migliore secondo me? La prossima…!”
info: andreazarattini.com
Andrea Zarattini oggi ci parla di una zona d’Italia, la Valtellina e ci consiglia dei vini di quell’area. Il primo è il Valtellina Superiore, un rosso importante, austero, tannico. Deve fare 24 mesi di invecchiamento di cui 12 nel legno come minimo. Perfetto in abbinamento con il Bitto, formaggio tipico della zona, con carni alla griglia, con gli stufati oppure con i pizzoccheri.
Lo sforzato della Valtellina è l’altro suggerimento del nostro esperto. Con 20 mesi di invecchiamento si ottiene un vino di 14 gradi perfetto per formaggi stagionati.
(se l’hai persa riascolta l’approfondimento di Andrea Zarattini su che vino abbinare con il gelato )