Segreti in tavola

14.08.2018

Cercate delle pesche che siano buone e succose anche all’inizio dell’autunno? Allora provate la pescabivona, delizioso prodotto della zona di Agrigento.

La coltivazione dei peschi nella zona di Bivona è iniziata negli anni ‘50 e oggi rappresenta circa il 70% della produzione agricola locale, tanto che Bivona si è guadagnata il soprannome di “città delle pesche”. Infatti questi frutti hanno trovato il proprio habitat ideale con un clima temperato e un terreno argilloso molto fertile.

La pescabivona è così gustosa che si è guadagnata il riconoscimento europeo IGP nel 2014. È una particolare varietà della specie Prunus persica e comprende quattro ecotipi: la Murtiddara o Primizia bianca, la Bianca, l’Agostina e la Settembrina, a seconda del periodo di maturazione, come si può intuire dai nomi.

La caratteristica peculiare della pescabivona è la polpa bianca e soda, con un sapore vellutato e molto dolce che si mantiene inalterato anche nelle varietà più tardive, fino ai primi giorni di ottobre.

La pescabivona è un alimento molto salutare, ricco di vitamine, sali minerali e sostanze benefiche per il nostro organismo. È adatta al consumo come frutta da tavola fresca, oppure si può utilizzare come ingrediente di gustose macedonie e dolci di ogni tipo.

Il vero segreto, però, è farne della marmellata: la pescabivona è particolarmente adatta per via dell’intensità del suo sapore e soprattutto del suo ottimo rapporto tra dolcezza e acidità. Provateci!

Ecco la ricetta:

Marmellata di pescabivona

Ingredienti

1 kg di pescabivona
250 g di zucchero
1 limone (succo)

Lavate le pesche, sbucciatele, privatele del nocciolo e tagliatele a cubetti. Mettetele in una pentola insieme allo zucchero e al succo di un limone. Mescolate e lasciate macerare per 10 ore. Portate poi ad ebollizione mescolando ogni tanto. Fate bollire a fuoco medio per circa 40 minuti. Quando il composto avrà raggiunto la giusta consistenza, trasferite tutto in dei barattoli precedentemente sterilizzati secondo le linee guida del Ministero della Salute.