Segreti in tavola

15.08.2018

Sapete qual è stata la prima patata italiana riconosciuta DOP? Si tratta della gustosa patata di Bologna, della varietà Primura.

Queste patate hanno ottime caratteristiche che le differenziano da altre specie di questo tubero: innanzitutto si conservano molto a lungo, senza prendere retrogusti sgradevoli. Inoltre si tratta di patate dal sapore eccellente, versatilissime in cucina.

L’Emilia può vantare un’antichissima tradizione di coltivazione delle patate, pensate che già esistono testimonianze risalenti al XVII secolo. La patata di Bologna DOP si coltiva in terreni pedecollinari e di pianura bonificati, ricchi di potassio e sedimenti alluvionali e quindi molto fertili.

Le patate hanno molte proprietà benefiche per il nostro organismo: contengono tante vitamine, soprattutto quelle del gruppo B e la vitamina C, e poi carotene, potassio e oligominerali. Inoltre hanno proprietà energetiche, protettive sulle mucose gastriche, diuretiche ed emollienti, e favoriscono il senso di sazietà.

La patata di Bologna DOP è caratterizzata da una forma ovale allungata, regolare, con presenza di occhi superficiali poco pronunciati. La buccia è integra e liscia e la polpa è consistente, di colore che va dal bianco al giallo paglierino. Il gusto è molto tipico.

La patata di Bologna, come vi dicevo, è molto versatile: ottima gustata da sola o in abbinamento ad altre pietanze, è anche perfetta per fare il purè e gli gnocchi. Il segreto per valorizzarne il sapore è abbinarla al pesce, con cui si sposa divinamente!

Ecco la ricetta del mio purè:

Il mio purè di patate

Ingredienti

1 kg di patate
1/2 dl di latte intero
50 g di burro
Noce moscata
Sale

Scelgo delle patate della stessa grandezza, non le sbuccio ma le lavo e le metto nella pentola a pressione con abbondante acqua fredda, quindi lascio cuocere 15-20 minuti dal fischio, dipende dalla grandezza delle patate. L’operazione cottura si può fare anche con una pentola normale, cuocendo le patate per circa 40 minuti.
Verifico la cottura bucando la polpa con una forchetta, quindi le scolo, le sbuccio e le schiaccio con lo schiacciapatate mentre sono ancora calde, direttamente nella casseruola dove preparerò il purè.
Aggiungo un po’ per volta il latte intiepidito, mescolando contemporaneamente con la frusta elettrica per evitare la formazione di grumi.
Aggiungo il burro a pezzetti, e lascio cuocere il purè su una fiamma bassissima per 3-4 minuti, continuando a mescolare con la frusta elettrica, fino a che risulta soffice, quindi regolo di sale e, a volte, aggiungo un pizzico di noce moscata grattugiata. Mescolo bene con un leccapentole per amalgamare gli ingredienti e servo caldo.