Segreti in tavola

15.04.2018

Se siete mai stati a un ristorante giapponese, sicuramente conoscerete il miso, quella strana sostanza pastosa, marroncina e dal gusto molto salato.

Qui da noi è molto famosa in particolare la zuppa di miso, ma nella cucina giapponese il miso è diffusissimo.

Ma di che cosa si tratta esattamente? Ve lo spiego: il miso è un condimento, e si ricava dalla fermentazione dei semi di soia gialla insieme a sale marino. È un processo molto lungo, fino a due anni, che prevede la cottura dei semi di soia, l’inseminazione con un particolare fungo e la fermentazione vera e propria in acqua salata. Esistono varianti del miso che prevedono l’aggiunta di orzo o riso.

Il risultato ottenuto, il miso appunto, è paragonabile al nostro dado da brodo, visto che viene utilizzato in maniera simile ed è ugualmente salato e aromatico.

Oltre alla sua versatilità in cucina, il miso è un alleato della nostra salute, perché contiene tantissimi enzimi e fermenti vivi, che fanno bene all’intestino e alla digestione, e poi tantissime proteine vegetali e sali minerali.

In cucina vi potete sbizzarrire e provare ad aggiungere il miso a ricette di vario tipo, anche italiane, per insaporirle in maniera originale. Di solito si aggiunge a piatti caldi, in particolare risotti e zuppe, e il segreto è di aggiungerne circa un cucchiaino e sempre a fine cottura, giusto il tempo necessario per farlo sciogliere, perché un’eccessiva esposizione al calore provocherebbe la perdita dei fermenti vivi.