Good Life

29.12.2017

Almeno due porzioni alla settimana: è questo il consumo minimo di pesce raccomandato dalle Linee guida per una sana alimentazione. Una varietà, però, non vale l’altra; infatti non tutti i pesci sono ugualmente ricchi di quei grassi che sono considerati alleati della salute, ovvero gli omega 3 che costituiscono la principale motivazione alla base di questa raccomandazione. È bene preferire specie come il salmone, lo sgombro, le aringhe e il tonno: si tratta di pesci più grassi rispetto ad altri ma ricchi di omega 3. Purtroppo, però, alcuni esemplari, soprattutto quelli selvaggi e di dimensioni maggiori, possono aver accumulato al loro interno inquinanti pericolosi per la salute umana, per questo è bene alternare il loro consumo a quello di altre specie meno rischiose da questo punto di vista. Variando le scelte alimentari anche in termini di pesce portato in tavola è possibile trarre i massimi benefici possibili dall’assunzione di omega 3 senza accumulare dosi pericolose di sostanze di questo tipo.