Good Life

16.02.2017

Gli stereotipi di genere emergono presto, tanto che già a 6 anni le bambine cominciano a considerarsi meno brillanti dei loro coetanei maschi. E’ quanto è emerso da uno studio pubblicato dalla rivista Science, condotto su un campione di 400 bambini di età compresa tra 5 e 7 anni.

Uno dei test sottoposti ai bambini è stato quello di raccontare loro una breve storia di una persona “molto intelligente”, senza precisarne il sesso. Se all’età di 5 anni, sia i bambini che le bambine reputano il proprio genere “molto, molto brillante”, quando arrivano ad avere 6 e 7 anni “le bambine sono nettamente meno propense ad associare l’intelligenza al proprio sesso”. Gli studiosi hanno poi chiesto di indovinare chi, tra quattro bambini – due femmine e due maschi – ottenga i migliori risultati a scuola. In questo caso, sia le bambine più piccole che quelle più grandi hanno scelto le femmine, indicando quindi che “la percezione delle femmine riguardo ai risultati scolastici è distinta da quella dell’intelligenza”.

Infine, i ricercatori hanno chiesto ai bambini di scegliere tra due giochi, uno “per bambini molto, molto intelligenti” e uno “per i bambini che si impegnano molto”: se le bambine di sei e sette anni hanno mostrato meno interesse rispetto ai coetanei maschi per i giochi per bambini “intelligenti”, quelle di 5 anni hanno scelto come i propri coetanei maschi.

Secondo Lin Bian, ricercatore dell’Università dell’Illinois che ha condotto lo studio, questi risultati potrebbero avere importanti implicazioni nella scelta della propria carriera da parte delle donne, spingendole forse a tenersi lontane da studi associati all’intelligenza, come fisica, filosofia o ingegneria. “I risultati dello studio supportano l’ipotesi che si tratta di pregiudizi inconsci radicati negli stereotipi su uomini e donne nella nostra società”, ha spiegato Andrei Cimpian, professore di psicologia presso l’Università dell’Illinois, autore dello studio.

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 romatoday